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Quotidiani di carta, dati e ragioni della disfatta
I quotidiani cartacei stanno male, molto male. Secondo l’ADS sono sempre meno i cittadini che si rivolgono alla carta stampata invece che al Web. La diffusione e la vendita effettiva dei quotidiani italiani tocca i minimi assoluti di molti anni.
I dati completi da Wall Street Italia. In Italia i giornali che superano il tetto delle 100.000 copie sono solo sei:
#ijf12 - sul giornalismo
No, quest’anno non ci sono andata per limiti oggettivi di tempo e tempi ma vi propongo due cose assolutamente carine. Non so se conoscete quel giornalista di nome Filippo Facci. No? Beh, guardatelo in questo video che sta spopolando in Rete. Grazie a Internet ora finalmente è famoso! Ne sarà entusiasta.
Viva i quotidiani online
Il provvedimento legislativo in via di approvazione liberalizzerà la rete di vendita dei giornali. [...] le organizzazioni sindacali degli edicolanti italiani hanno previsto una serrata per i giorni 27, 28 e 29 dicembre con la chiusura totale dei punti vendita. Lo sciopero avrà degli effetti devastanti per i giornali cartacei italiani in particolare per i quotidiani che perderanno in un colpo almeno l’un per cento dei loro ricavi. (Vittorio Pasteris).
Enrica Garzilli su Il Fatto Quotidiano: risultati delle elezioni in Arabia Saudita
Enrica Garzilli su Il Fatto Quotidiano sulle prime elezioni dal 2005 dell’Arabia Saudita. Sui media come nell’agenda politica, le prime amministrative del regno dal 2005 sono passate totalmente inosservate. Anche tra la popolazione (quella maschile, unica abilitata al voto), che ha disertato le urne. E così ai seggi si sono presentati “solo parenti e amici”.
Giappone punizione divina
Shintaro Ishihara, il governatore di Tokyo, ha affermato che il terribile terremoto e conseguente tsunami sono una punizione divina per spazzare via l’egoismo (gayoku) che affligge il popolo giapponese.
Lo dice proprio quando i tecnici della TEPCO (qui i loro comunicati stampa), che fornisce energia elettrica, e i soldati dell’Esrcito di autodifesa stanno lavorando come matti per contenere il peggior disastro nucleare dopo Chernobyl, sapendo quello a cui andranno incontro a breve: la morte fra sofferenze atroci. E non è solo un rischio, è una certezza.
L'Unità e i giornalisti
E’ di una settimana fa soltanto la notizia che commento nel post precedente su questo blog: la prof che fa scrivere “deficiente” a un alunno e si becca una condanna. Qualche giorno dopo la storia del sapone in bocca a due alunni e infine la preside con lo spray urticante. Alla prima ho commentato, alla seconda ho sospettato, alla terza ho avuto la prova.
Iniziava a insospettirmi la frequenza di queste notizie: a distanza di un giorno l’una dall’altra. Sono incidenti che possono accadere in ogni ambito professionale. Anzi nella scuola si verificano in percentuali ben minori. Per cui, leggerne tre a distanza di pochi giorni…
Infine , oggi, la dichiarazione del nostro “premier esemplare”.
[...] Adesso l’attacco più insidioso: quello di lanciare a ritmo preoccupante notizie terrorizzanti di figli terrorizzati (ancorchè maleducati in partenza).
Bunga bunga di sinistra
Lei sa che anche la sinistra voleva venire al bunga bunga, che vuol dire: andiamo a divertirci, a ballare, a berci qualcosa. Anche la sinistra e’ stata conquistata da questo mio modo di vivere.
Indovinate chi l’ha detto poco fa alla conferenza stampa di Palazzo Chigi.
Apple cavalca l'onda trendy razzista e rimuove l'app dei cristiani
Dopo avergli dato un punteggio 4+, cioè “documento che non contiene materiale cui si può obbiettare”, la Apple ha rimosso dalle app la Manhattan Declaration scritta da cristiani cattolici, ortodossi ed evangelici.