In America la percentuale di poveri in età lavorativa è salito ai livelli massimi dagli anni Sessanta perché l’anno scorso la recessione ha fatto milioni di disoccupati, lasciando 1 su 7 americani in povertà. La percentuale della povertà globale è cresciuta del 14,3%, la più alta dal 1994. [...]
La povertà è cresciuta in tutti i gruppi etnici e tutte le razze ma soprattutto fra neri e ispanici. [...] Il numero dei bianchi poveri è salito dall’8,6% al 9,4%. (The Times of India)
Questo non ha impedito agli USA e altri paesi occidentali di pompare soldi in India. nel paese vi sono al momento 34.803 associazioni e fondazioni straniere di donatori, che sono cresciute da 15.039 nel 1993-94 del 41% in più nel 2009-01, del 101% in più nel 2005-06 e addirittura del 131% in più nel 2007-08.
E l’India si chiede: come mai ci danno tanti milioni di dollari (nell’immagine il trend dei contributi in crore – ogni crore = 10 milioni)? Perché questo speciale amore per l’India? Non è che ci sono altri interessi, nascosti nelle pieghe della generosità di un paese impoverito, che mettono in pericolo la nostra sicurezza nazionale?