Il primo ministro del Nepal Madhav Kumar e il Gabinetto si sono riuniti in cima al monte Everest per attirare l’attenzione sullo scioglimento dei ghiacci dovuto al riscaldamento globale, che causerebbe uno tsunami di acque.
Il meeting è stato fatto in vista della conferenza internazionale sui cambiamenti climatici che si terrà la prossima settimana a Copenhagen.
Se le nevi perenni dell’Himalaya si sciogliessero scomparirebbe anche la massima industria del Nepal, il turismo. Non è stato detto ma il vero pericolo, oltre a quello umanitario dello tsunami, sarebbe quello. E per il paese, che versa già in condizioni disastrose dopo oltre 100 di dittatura, altri 60 di governo di re a periodi dispotici e una guerra civile con i maoisti e la fragile e travagliata democrazia attuale, sarebbe un disastro totale.