Giorni fa è venuto a cena un amico del Mozambico. Niente commistioni con i portoghesi, che per secoli hanno usato Maputo come base per la rotta verso le Indie Orientali. Lui è nero come la pece, atletico come una statua greca, sorridente come solo i neri e gli asiatici sanno esserlo e felice di mangiare sul terrazzo pieno di zanzare e di piante, perché si sentiva a casa!
Ovviamente anche lui, come quasi tutti i neri (e anche i nepalesi, che mangiano dolci tradizionali indiani, gli indiani tradizionalisti, che non mangiano i dolci importati dagli inglesi e gli abitanti di molti altri paesi in via di sviluppo o ex colonie), non mangia dolci. La cucina tradizionale del Mozambico non li comprende.
Questo dolce del 1936 si chiama “Torta coloniale” ed è ovviamente pensato per i gruppi di coloni fascisti che andavano in Etiopia. E’ semplicissimo e ottimo (non si possono perdere ore ai fornelli, con la schiena che duole e le caviglie che scalpitano):
pan di Spagna (confezionato)
panna montata
banane
alchermes (c’è anche senza coloranti)
Bagnare il Pan di Spagna tagliato con l’alchermes, sopra ogni strato mettere la panna (che a me piace acida ma, se non c’è, quella da cucina con pochissimo zucchero va bene uguale) e le banane tagliate fino alla copertura.